LA DEMENZA è una sindrome, cioè un insieme di sintomi, che provoca un decadimento cognitivo rispetto a diverse aree:

  • memoria,
  • linguaggio,
  • orientamento spazio temporale,
  • attenzione e programmazione
  • funzioni motorie
  • ragionamento
  • compromissione della persona in molti campi della vita quotidiana, delle relazioni sociali e familiari
  • alterazioni della personalità e disturbi del comportamento

La demenza rappresenta una delle emergenze sanitarie del prossimo futuro. Le terapie farmacologiche attualmente disponibili non sono in grado di bloccare definitivamente i processi degenerativi. Per questo sono necessarie diverse strategie e strumenti terapeutici per rallentare i sintomi di questa malattia.

Negli ultimi anni sono stati messi a punto diversi modelli riabilitativi che possono essere raggruppati sotto il nome di stimolazione cognitiva, tra i molti troviamo la ROT, la Terapia della Validazione, il training cognitivo, la terapia occupazionale.

La stimolazione cognitiva è una valida risposta a tale sindrome, in quanto aiuta a preservare le funzioni residue e a rallentarne il decadimento.

La demenza può essere causata da diverse malattie. Tra le più frequenti ci sono: la malattia di Alzheimer, la malattia di Creutzfeldt-Jakob, la malattia a corpi di Lewy, la malattia di Pick, la demenza vascolare. Esistono, inoltre, alcune condizioni trattabili e potenzialmente reversibili che causano la demenza: depressione, disfunzioni della tiroide, intossicazione da farmaci, tumore, idrocefalo normoteso, ematoma subdurale, infezioni, alcune deficienze vitaminiche. Queste, se sono diagnosticate in modo tempestivo, possono essere trattate efficacemente. E’ indispensabile pertanto che tutte le persone con deficit mnemonico o confusione siano sottoposte ad accurato accertamento medico.

Farò adesso una breve panoramica sulle pricipali malattie che provocano la Demenza:

Malattia di Alzheimer. La malattia di Alzheimer è la più comune causa di demenza. Tra il 50 e il 70% delle persone affette da demenza soffrono di malattia di Alzheimer. Si tratta di un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino progressivo e globale delle funzioni intellettive associato ad un deterioramento della personalità, della vita relazionale delle abilità quotidiane. Può durare tra gli 8 e i 15 anni. La malattia di Alzheimer colpisce circa il 5 % delle persone con 60 o più anni.

I sintomi principali:

  • perdita significativa della memoria (amnesia);
  • cambiamenti di comportamento e alterazione della personalità;
  • perdita di iniziativa e di interesse;
  • problemi di linguaggio ( afasia);
  • confusione;
  • perdita di orientamento nello spazio e nel tempo;
  • incapacità a riconoscere persone, cose e luoghi (agnosia);
  • incapacità a compiere gli atti quotidiani della vita – lavarsi, vestirsi, mangiare (aprassia);
  • deliri e/o allucinazioni;
  • con il tempo insorge una totale dipendenza da chi assiste

Demenza frontale o Malattia di Pick:
La malattia di Pick, a differenza della malattia di Alzheimer che colpisce molte aree del cervello, è una demenza progressiva che colpisce aree specifiche: i lobi frontali e temporali. In alcuni casi le cellule del cervello si restringono o muoiono; in altri si ingrossano e contengono i “corpi di Pick”. In entrambe le situazioni questi cambiamenti influiscono sul
comportamento del malato. La malattia di Pick viene chiamata anche: Demenza frontotemporale, Demenza del lobo frontale o Afasia primaria progressiva. Poichè la lesione avviene nelle aree frontali e temporali del cervello.
La malattia di Pick colpisce sia uomini che donne; ha generalmente inizio
tra i 50 e i 60 anni di età, e ha una durata media di 6-8 anni. Si sa poco delle cause e i fattori di rischio devono ancora essere identificati.

Tra i sintomi:

  • inizialmente i sintomi coinvolgono sia il comportamento che il linguaggio (balbuzie, ecolalie);
  • cambiamenti nella personalità dell’individuo, che può diventare sgarbato, arrogante, disinibito,comportarsi in modo socialmente sconveniente ;
  • Perdita di interesse per la propria igiene personale;
  • difficoltà nell’attenzione e nella concentrazione;
  • ripetitività e stereotipie motorie;
  • difficoltà nella lettura e nella scrittura;
  • Diversamente dal malato di Alzheimer, chi è affetto dalla malattia di Pick è orientato nel tempo e conserva la memoria nelle prime fasi. Negli stadi avanzati di malattia si presentano i sintomi generali della demenza, come confusione e perdita di memoria e vengono perse le
    capacità motorie.

Malattia da corpi di Lewy:
è una forma di demenza progressiva caratterizzata dalla presenza di strutture anormali nelle cellule del cervello chiamate “corpi di Lewy” (la malattia fu scoperta nel 1912 da F.H.Levi, il cui nome divenne “Lewy” nella traduzione dal tedesco). Queste strutture sono distribuite in varie aree del cervello e sono composte in gran parte da una proteina chiamata alfa-sinucleina, il cui meccanismo di formazione è sconosciuto.
Diversamente dalla malattia di Alzheimer in cui i neuroni muoiono, nella malattia a corpi di Lewy solo il 10-15% dei neuroni scompare e i rimanenti non funzionano.
E’ la seconda più comune causa di demenza negli anziani (15-20% di tutte le demenze). Il decorso è rapido. I problemi di memoria possono essere assenti nelle fasi iniziali. La malattia colpisce sia uomini che donne; non se ne conosce la causa e non sono stati identificati fattori di rischio. Attualmente non esiste una terapia risolutiva.

Sintomi:

  • progressiva perdita di memoria, linguaggio, ragionamento;
  • può essere depresso e ansioso;
  • confusione;
  • Sono comuni le allucinazioni visive ;
  • rigidità, tremori, movimenti scoordinati


La demenza multi-infartuale (MID) o demenza vascolare è un deterioramento delle capacità mentali causato da un singolo ictus o da ictus multipli (infarti) al cervello. L’ictus è causato da mancanza di afflusso di sangue in un’area del cervello. Può essere grande o piccolo e
ictus multipli possono avere un effetto cumulativo. Possono alterare la capacità di movimento, causare debolezza in un braccio o una gamba, difficoltà di parola o esplosioni emotive. L’inizio della MID può essere improvviso poichè possono verificarsi molti infarti prima che appaiano dei sintomi. Il decorso può essere discontinuo; le capacità possono
deteriorarsi, poi stabilizzarsi per un certo periodo e deteriorarsi nuovamente. Questi infarti possono danneggiare aree del cervello responsabili di una funzione specifica (ad esempio il linguaggio o la memoria) oppure produrre dei sintomi generalizzati di demenza. Dopo la
malattia di Alzheimer la MID è la seconda causa di demenza. Spesso esiste insieme alla malattia di Alzheimer e viene chiamata “demenza mista”. Colpisce sia uomini che donne.
Fattori di rischio sono: età (al di sopra dei 65 anni), ipertensione, malattie cardiache, diabete, fumo, sovrappeso, alti livelli di colesterolo e una
storia familiare di problemi cardiocircolatori possono aumentare il rischio di ictus, e quindi aumentare il rischio di MID.

Malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson (PD) è un disordine progressivo del sistema nervoso centrale, è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge, principalmente, alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. I malati di Parkinson mancano della sostanza dopamina che è importante per il controllo dell’attività muscolare da parte del sistema nervoso centrale. Nel corso della malattia, alcuni pazienti sviluppano demenza e talvolta malattia di Alzheimer. Alcuni farmaci vengono usati per migliorare i sintomi di diminuito movimento nei pazienti PD, ma non correggono le alterazioni mentali.

Sintomi:

  • tremori a riposo,
  • rigidità agli arti ed alle articolazioni,
  • difficoltà di parola, voce flebile
  • postura curva e difficoltà ad iniziare i movimenti fisici,
  • difficoltà nella deglutizione

Esistono anche altre malattie che causano la demenza: Demenza alcolica, Malattia di Binswanger, Malattia di Creutzfeldt-Jacob, Corea di Huntington, Depressione grave, Trauma cranico, Emorragie cerebrali, Tumori cerebrali….